Questa che segue forse non è altro che una "breve e strana presentazione".
Quartu Sant'Elena (Cagliari), 21 Dicembre del 1977, ore 17: Alessio ha fretta di nascere e decide di anticipare l'evento di un mese. Oggi Alessio si presenta "puntualmente in ritardo" ad ogni appuntamento. Ancora oggi gioca... gioca con le matite e con le note, gioca con i vestiti e con le parole, con gli occhi e col pianoforte. E i capricci? I genitori ricordano che Alessio, da piccolo, non era assolutamente capriccioso e che come oggi faceva cento cose al giorno e che pur di finirle non voleva andare a letto. Magari ce lo mettevano per forza... e la luce si spegneva, ma lui non riusciva a dormire perché sentiva di avere tante cose da fare. Dopo quasi vent'anni di vita a Roma, oggi vive nella sua casa sul mare e sembra che nulla sia cambiato: lui racconta di sforzarsi, dice di provarci, e racconta che anche quando prende sonno, la notte lo viene a svegliare e gli dice di alzarsi e di avvicinarsi al pianoforte, anche se gli occhietti sono stanchi e sottili come le asole. E' impossibile disobbedire alla notte, dice lui: la notte sussurra e soffia sulle lenzuola, ti offre un attimo della sua memoria, una sorta di vita fragilissima. E allora Alessio si alza, lui per giustificarsi dice che tutto questo lo stressa. E invece lo aiuta a sentirsi vivo, a sentirsi benissimo. Una vita fatta di milioni di soffi: Alessio deve dar loro forma, disegnarli, renderli indossabili, leggibili, cantabili. Dopo andrà a dormire? No, ha troppe cose "nuove" da fare!
Sociologo, specializzato in Comunicazione di Massa e Pubblicità.
Lavora attivamente nel campo dell’arte e dello spettacolo in qualità di autore, musicista, cantante, scrittore e pittore.
In ambito teatrale si occupa di disegno luci, scenografia, costumistica, video art e insegnamento.
E’ pubblicitario, fotografo, creatore e curatore d’immagine. Ha inciso il suo primo album (L’Eterno soffio di chi fu mortale) nel 1999.
FRAMMENTI di RASSEGNA STAMPA: (...) un autore geniale (...) non rimanda a niente e a nessuno, ermetico nello stile e colto nel linguaggio (...) un manifesto filosofico e umano (...) una voce aulica e seducente (...) un genio che forse l'Italia di oggi non è in grado di cogliere (...)