alessio ninu


LEGGERISSIMA

Il riposo della mia fatica lo cerco nella pace della mia guerra,
nel futuro del mio passato, nella tranquillità di un piccolo rimorso,
nella coerenza di cambiare percorso.
Tra le lamiere di un ricordo... vivo, senza un po' di me,
nell'ologramma di un semaforo rosso
e aspetto ferito in mezzo alla mia tenzone,
tra la iattanza della iattura e lo iato interno del campione
che come una goccia nella pioggia si scontra, si sdoppia,
si rincontra, e nella terra vive. E vive morta.

Notte come un anno fa, ma noi non siamo più di sabbia.
Non sento il vento, manca il mare spento.
Guardo stanco questo buio
come nel guardarti io mai stancai gli occhi,
come per averti sperai sparandoti al cuore.
Io che mi butto dentro il letto caldo e tu, come me, ti butti calda...
Baci il cielo. Passi di un balletto lento:
giochi con le stelle che io guardo.
Tu, leggerissima, vivi dentro i sogni che da qui ti mando.
Ora ti prego... abbracciami, che dormirò.
Sognerò sognandoti.

a l e s s i o n i n u . i t